Santa Margherita. Ripartiti fondi ricostruzione non spesi. 500mila euro ad altri aventi diritto

Santa Margherita. Ripartiti fondi ricostruzione non spesi. 500mila euro ad altri aventi diritto

A circa mezzo secolo dal sisma del gennaio 1968 è ancora aperta la ferita del terremoto che distrusse l’immenso patrimonio edilizio di tanti comuni della Valle del Belice. In larga parte il motivo è nei mancati finanziamenti. Ma è successo anche che diversi cittadini, nonostante abbiano presentato un progetto e ottenuto un contributo statale da tanti anni anni per ricostruire la propria casa distrutta dal sisma non hanno iniziato i lavori senza un giustificato motivo. Ed in questi mesi sono scattate le diffide da parte dei sindaci per l’inizio dei lavori, pena il recupero delle somme non spese. E’ successo alcuni anni fa a Montevago, sta succedendo adesso a Santa Margherita di Belice. Nella cittadina del Gattopardo ben quattro i casi attenzionati attraverso i quali sono stati recuperati già oltre mezzo milione di euro. Adesso, con proprio atto di giunta, l’Amministrazione ha ripartito i fondi provenienti da tali revoche. A 46 anni dal sisma, c’è chi deve ricostruire la propria prima casa. Tanti gli aventi diritto in lista di attesa. A questo provvedimento di certo ne seguiranno altri dopo uno scrupoloso monitoraggio dall’Ufficio ricostruzione.

A seguito della delibera di Consiglio Comunale n. 21 dell’aprile dell’anno scorso sulla presa d’atto della situazione riguardante i ritardi nell’edilizia privata a contributo statale ed procedimenti per la revoca dei contributi concessi, - spiega il sindaco Franco Valenti - si è proceduto ad intraprendere quelle iniziative idonee per il recupero delle somme inutilizzate e di quelle ancora giacenti, depositate nei conti vincolati intestati agli aventi diritto, in modo da renderle disponibili per le stesse finalità”.

Ben 4 i provvedimenti di revoca, autorizzandone il conseguente recupero delle somme giacenti sui propri conti pari a  508.088,48 euro.

Abbiamo ritenuto che la somma così recuperata può essere resa disponibile, al fine di predisporre ogni altro atto tecnico amministrativo consequenziale, per il raggiungimento degli obiettivi derivanti dai provvedimenti legislativi emanati a seguito del sisma del 1968” evidenzia il capo della Giunta. L’esecutivo Valenti ha quindi assegnato e destinato i fondi così recuperati a tre finalità: la prima per la predisposizione del frazionamento dell’area dell’ex baraccopoli, ricadente nel foglio n. 27 del comune belicino, per l’importo di 35 mila euro. Per l’edilizia privata euro 303.088,48 ed infine per la definizione dei collaudi l’importo di € 170.000. Nella vicina Montevago, dopo un laborioso lavoro ricognitivo, l’allora capo dell’Ufficio ricostruzione guidato dal Geometra La Rocca,  monitorò che al 31 dicembre 2010 risultavano  assegnati ma non spesi circa 6 milioni di euro.

Grazie ad una forte azione di diffida riuscimmo a rimettere in moto di questi circa 3 milioni di euro. Furono tanti i cittadini che ripresero i lavori” spiega la Rocca, oggi in pensione.

In foto il quartiere Cannitello ancora da completare.  Foto Graffeo

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