“Via libera” del consiglio comunale di Santa Ninfa al trasferimento delle competenze in materia di gestione dei rifiuti all’Unione Comuni Valle del Belice che comprende oltre a Santa Ninfa i comuni di Partanna, Gibellina, Salaparuta e Poggioreale. L’importante provvedimento è passato con i voti favorevoli della maggioranza consiliare mentre i cinque consiglieri dell’opposizione hanno votato contro. In dettaglio, il provvedimento ha individuato la cosiddetta: ”Area di raccolta ottimale” coincidente con il territorio dei cinque paese, per l’affidamento del servizio di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti. L’urgenza dell’adozione della relativa delibera è stata spiegata in aula da Vincenzo Di Stefano, presidente del consiglio comunale.
“Il prossimo 30 settembre la società d’ambito Belice Ambiente cesserà di operare come stabilito dalla legge - ha esclamato Di Stefano - Muovendoci per tempo sarà possibile scongiurare qualunque rischio ambientale e sanitario derivante dal blocco della raccolta”.
Sulla stessa lunghezza d’onda si è sintonizzato il sindaco di Santa Ninfa Giuseppe Lombardino. ”Se non facciamo così - ha ribadito il sindaco - dal primo ottobre ci troveremmo in una situazione di incertezza. E poi abbiamo concretamente - ha continuato Lombardino - la possibilità di uscire da quel carrozzone che è stato l’ATO. Il servizio sarà appaltato all’esterno, con gara ad evidenza pubblica. Avremo un risparmio di spesa e un miglioramento del servizio”.
La minoranza, con gli interventi di Rosaria Pipitone ed Enza Murania, ha definito un “azzardo" il trasferimento della funzione all’Unione dei Comuni. La Pipitone ha motivato il voto contrario dell’opposizione spiegano di ”non avere avuto il tempo sufficiente per valutare quale era la scelta migliore da fare”.
Il comune di Santa Ninfa è stato il primo a deliberare sulla questione. Ma nei prossimi giorni anche gli altri paesi dell’Unione Valle del Belice dovrebbero ratificare il trasferimento delle competenze in materia, così come proposto dalla Giunta dell’Unione.
