Sarà inaugurata sabato 22 giugno alle ore 19.30, presso il Complesso Monumentale Corridoni a Mazara del Vallo, la mostra di Giuseppe Scotti, artista nato a Comiso ma saccense di adozione. Dal 1997 al 2002 è stato infatti professore di Discipline Plastiche presso l’allora Istituto Statale d’Arte, oggi liceo artistico Bonachia di Sciacca.
Inizia intorno al 1969 il suo percorso artistico, dedicandosi contemporaneamente alla scultura, al disegno, alla pittura. Fino alla metà degli anni ottanta sono anni di ricerca, nei quali Giuseppe Scotti rielabora strutture ed armonie del mondo classico ma anche nuove pulsioni contemporanee. Poi dalla prima metà degli anni Novanta, Scotti si dedica quasi esclusivamente alla scultura, approdando ad un linguaggio che si fa sintesi fra la scansione volumetrica del mondo antico e le elettriche suggestioni postmoderne.
Il linguaggio artistico di Giuseppe Scotti, non intende sperimentare per stupire, ma vuole proporre un ideale di valore antico il cui tratto distintivo è tutto nei profili diritti, nei sorrisi arcaici, in una sorta di candore che proviene da dentro. Per Sandra Tornetta, critico d’arte, che ha curato la mostra “Le opere di Scotti ci invitano a recuperare uno sguardo sull’essenziale, sull’infra-ordinario, ad interrogarci su ciò che sembra talmente evidente da averne dimenticato l’origine.”
Le circa trenta opere fra sculture e disegni dell’artista Giuseppe Scotti da sabato 22 giugno e fino al 22 luglio, al palazzo Corridoni di Mazara del Vallo.