Una raccolta di firme finalizzata alla richiesta di adeguamento della rendita catastale dei fabbricati al reale valore di mercato. L’iniziativa parte da Salaparuta ed è promossa da un gruppo di cittadini. Ma è destinata ad essere “sposata” anche da cittadini di altri paesi della Valle del Belice. La richiesta di adeguamento della rendita catastale (sottoscritta già da oltre cinquanta cittadini) è partita in direzione dell’Agenzia del Territorio di Trapani, del sindaco di Salaparuta e per conoscenza del Prefetto di Trapani.
“L’obiettivo della nostra azione - spiega Giuseppe Nicolosi in rappresentanza del comitato di cittadini, ex assessore comunale al Patrimonio - è quello di approdare a una certa equità sociale in vista del pagamento dell’IMU”. In pratica, i cittadini di Salaparuta chiedono che la rendita catastale dei fabbricati sia equiparata al valore reale di mercato che per Salaparuta si aggirerebbe tra i 200 e 260 euro al mq.
“L’eccessiva disponibilità di case ricostruite - aggiunge Nicolosi - ha provocato un pesante abbassamento dei valori dei fabbricati”.
No dunque al valore attuale assegnato catastalmente che si aggira a un costo al mq. tra gli 800 e i 1.200 euro con un aggravio di imposte non indifferenti per le famiglie. Il comitato di cittadini chiede inoltre al sindaco di Salaparuta (organo competente in materia) di esentare dal pagamento dell’IMU i fabbricati rurali ricadenti nei terreni agricoli, quest’ultimi già esentati.