Imposta di Soggiorno: a Sciacca si pagherà da gennaio 2013

Imposta di Soggiorno: a Sciacca si pagherà da gennaio 2013

Dal primo gennaio del  2013 a Sciacca si applicherà l’imposta di soggiorno. Lo ha deciso ieri sera il consiglio comunale con  16 voti a favore e 5 astenuti. Rispetto all’originaria proposta sono state apportate delle modifiche che riguardano le tariffe. Sconti per gli ospiti degli alberghi a 5 stelle che rispetto ai previsti 5 euro, dovranno invece pagare 3 euro e 50 centesimi e per i  4 stelle che invece di 2 euro pagheranno 1,5 euro , mentre 1 euro il posto letto per l'hotel a 3 stelle.  Confermati i 0,50 centesimi per i B&B e il quadro delle esenzioni. Non pagheranno l'imposta i rappresentanti delle forze armate, protezione civile e volontariato, bambini di età inferiore ai 12 anni e  le scolaresche in città per gità, secondo un emendamento voluto da Mario Turturici e Vittorio Di Natale, neo consigliere comunale da ieri sera, subentrato a Silvio Caracappa che ha deciso di tenere la sola carica di assessore.
Gli albergatori agiranno come sostituti d’imposta, con l’obbligo di girare l’importo del prelievo alle casse comunali.
Un parto non indolore quello delle tariffe da applicare, con l’opposizione contraria ai parametri stabiliti, che ha abbandonato l’aula.
Scontro anche sul criterio di indizione del tavolo tecnico tra operatori turistici e amministratori, voluto dalle commissioni che nei giorni scorsi si erano riunite in maniera congiunta, proprio per discutere il punto da deliberare successivamente in consiglio, tavolo istituito per valutare gli indirizzi di spesa dell’imposta.  Per il sindaco Di Paola si deve riunire una volta all'anno e su convocazione dello stesso in sede di bilancio di previsione, secondo l'opposizione invece, anche in altre occasioni e quindi al bisogno e  su richiesta di due soli consiglieri. Punto che ha provocato un acceso dibattito e l’abbandono dell’aula dei consiglieri Api, di Mandracchia (Sel),  e due dell'Mpa. Nei giorni scorsi era stato proprio il consigliere Bellanca dell’Api a esprimere soddisfazione per il lavoro svolto in commissione e per l’istituzione del tavolo tecnico per la relazione annuale che l'Amministrazione stilerà sugli investimenti da effettuare con l'introito della imposta di soggiorno. Si pensava infatti che si fosse arrivata ad un'intesa ma così non è stato poi nei fatti, come denunciato dai gruppi di opposizione.
Niente feste e niente manifestazioni di altro genere con le somme incassate. Nei giorni scorsi si era parlato di sovvenzionare il Carnevale. Cosa a questo punto non possibile stante a quanto previsto dal D.Lgs del 14/3/2011: “gli introiti derivanti da questa imposta sono destinati a finanziare interventi in materia di turismo ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonchè interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonchè dei relativi servizi pubblici locali.”
E all’indomani dell’approvazione in consiglio dell’imposta di soggiorno esprime compiacimento l’assessore al Turismo Salvatore Monte.  “La nostra città ha compiuto un grande passo avanti. Da molto tempo si parlava della introduzione dell’ imposta ed oggi, finalmente, quell’obbiettivo è stato raggiunto. Con la tassa di soggiorno la città di Sciacca cambia il suo “vestito”. Istituire l’imposta di soggiorno non significa esclusivamente “far pagare” il turista che viene a Sciacca. Abbiamo un impegno importante verso i fruitori della nostra città. Potranno essere migliorati o addirittura istituti maggiori e migliori servizi per il turista, la nostra città potrà maggiormente essere promossa in tutto il territorio nazionale ed internazionale, potranno essere potenziati i servizi utili a migliorare il tasso di vivibilità cittadino, insomma, può essere rimesso in moto il laboratorio del Turismo che potrà portare positività alla nostra amata cittadina termale”. 
Sul concetto dell’impegno della città nei confronti del turista concordiamo. Bisogna adesso creare quel tanto pubblicizzato “bigliettino da visita” di Sciacca; si deve evitare che il turista possa pensare che questi euro pagati non siano soldi “rubati”.
Il 2013 sarà l’anno di prova per Sciacca e l’imposta di soggiorno. Le stime parlano di un gettito che va dai 500 ai 900 mila euro, secondo i dati delle presenze turistiche registrate fino a quest’anno.   
 

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