Mega Parco Eolico nel Belìce: il punto di vista di un cittadino

Mega Parco Eolico nel Belìce: il punto di vista di un cittadino

Ormai è chiaro, come evidenziato da una recente sentenza del TAR di PALERMO n.1775/2010, relativa alle procedure autorizzative in materia di impianti di energia eolica che l’ordinamento costituzionale, in nome del pubblico interesse, favorisce il proliferare di parchi eolici, dalla cui realizzazione traggono poi enormi profitti le multinazionali, a danno il più delle volte dei territori interessati, che vengono deturpati. In sintesi queste multinazionali da parte dello stato italiano hanno “licenza” di progettare e realizzare in un qualsiasi territorio della nazione parchi eolici e altri tipi di impianti di energia rinnovabile, in barba ai pareri dei comuni, e senza tenere conto della morfologia dei territori e dello sviluppo sostenibile delle comunità interessate.

Nello specifico con la costruzione di un parco eolico costituito da circa 80 pali e ricadenti nei comuni di Montevago, Menfi e Castelvetrano, in nome del pubblico interesse, a mio giudizio, si verrebbe a deturpare un territorio, quello della valle del Belice, che per le sue caratteristiche geomorfologiche e climatiche, si caratterizza per la bellezza del suo paesaggio collinare vocato all’agricoltura e al turismo, rischiando così di comprometterne per sempre in maniera irreversibile quello sviluppo economico e sociale tanto auspicato. I comuni virtuosi, determinati a difendere e tutelare i propri territori da questi continui “attacchi” da parte delle multinazionali, in riferimento all’ordinamento costituzionale, hanno la possibilità di individuare e dotarsi degli strumenti primari da adottare nelle materie della “tutela dell’ambiente” e del “governo del territorio”.

Altrimenti prevarranno, a discapito dei territori e dell’ambiente, soltanto gli interessi e i profitti delle multinazionali, in nome delle finalità di pubblico interesse sotteso alla produzione ed utilizzazione dell'energia elettrica. Gli strumenti primari, di cui i comuni dispongono per governare e progettare il proprio territorio sono :

• PRG.
• Strumento importante, a tutela del territorio e per lo sviluppo è il PEC (piano energetico comunale), che se integrato in modo sinergico agli altri strumenti di pianificazione e gestione del territorio, in particolare al PGR, diventa uno strumento fondamentale chiamato PEAC.
• Strumento importante è Agenda 21
Agenda 21 è un processo partecipativo e democratico dei cittadini e coinvolge tutti i settori.

Concludo dicendo che è ovvio che questi strumenti una volta recepiti e approvati dai consigli comunali non sono retroattivi e dunque servono a poco per fermare gli attacchi recenti da parte delle multinazionali, di cui è vittima la nostra vallata ( vedi il parco eolico sopra accennato, l’impianto di biomassa che si vuole costruire a Menfi e le concessioni per le perforazioni petrolifere che interessano i comuni di Montevago e Santa Margherita di Belice) ma sono necessari per piantare dei paletti definitivi a difesa del nostro territorio, atti a scongiurare futuri attacchi da parte di queste multinazionali.

Per quello che ci riguarda, ovvero la realizzazione di un parco eolico, bisogna mettere in campo tutte le forze possibili per opporsi a tale disastro ambientale di rilevanza macroscopica, considerando che, a oggi, gli interessi economici prevalgono su quelli ambientali. Strumento efficace per contrastare la realizzazione di questo progetto di parco eolico è la sensibilizzazione dei cittadini del territorio per costituire una massa critica tale da disincentivare queste società, nello specifico la FRIEL –MAPI.
Bisogna intraprendere, pertanto, dei percorsi di democrazia partecipata, dove il cittadino viene informato e messo nelle condizioni di poter scegliere e decidere in piena autonomia e libertà il futuro del proprio territorio, smascherando coloro che in nome del pubblico interesse, utilizzano le proprie posizioni istituzionali a vantaggio degli interessi privati e delle Multinazionali.

Da esempio è il Sindaco di Menfi Botta che, con la convocazione del Consiglio Comunale del 15 Maggio, aperto ai cittadini per la difesa del proprio territorio, ancora una volta dimostra la sua virtuosità e democraticità come amministratore. Sarebbe auspicabile che gli altri sindaci dell’intera Valle del Belìce avallassero tale iniziativa, facendola propria nei rispettivi comuni. Partecipiamo e diamoci da fare, tutti insieme, per difendere il paesaggio della Valle del Belìce !!! La Valle del Belìce è nostra!!!

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