Finanziamento Torre Porto Palo: Napolitano boccia il "salva Roma" e governo ritira decreto legge

Finanziamento Torre Porto Palo: Napolitano boccia il “salva Roma“ e governo ritira decreto legge

E' durata poco meno di 24h la gioia dei menfitani che avevano sentito la notizia che nel Decreto cosidetto "Salva Roma", era stato inserito un emendamento per finanziare il consolidamento della Torre di Porto Palo con un importo di 500mila euro.

Il governo ha infatti rinunciato alla procedura della conversione in legge del decreto Salva-Roma, decidendo di inserire nel decreto 'Milleproroghe' le norme necessarie per l'approvazione del bilancio della Capitale e la correzione della norma sugli affitti della Pubblica Amministrazione.

La decisione, spiegano fonti di palazzo Chigi, è maturata dopo un colloquio tra Letta e Napolitano.
Al presidente del Consiglio, riferiscono fonti di palazzo Chigi, il capo dello Stato ha espresso forti perplessità sull'appesantimento emendativo che in Parlamento aveva di fatto trasformato il decreto legge da lui firmato a suo tempo.Nel decreto 'Milleproroghe' che verrà approvato dal consiglio dei ministri del 27 dicembre verranno quindi recuperate «le sole situazioni indifferibili, a cominciare dalle norme sulla base delle quali il Comune di Roma ha approvato il proprio bilancio». Nello stesso decreto, ha spiegato il ministro Dario Franceschini, «sarà contenuta la correzione, annunciata in Parlamento, alla norma relativa agli affitti di immobili da parte della pubblica amministrazione».

Voluto dall'Amministrazione Botta, il progetto per il consolidamento ed il risamento della Torre Anticorsara di Porto Palo era stato presentato il 29 Aprile scorso a cura dell'Ufficio Tecnico Comunale nell'ambito del piano delle opere infrastrutturali di Menfi Marittima.

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