Mini Imu: F.I. di Sciacca contesta la scelta del Governo e chiede intanto la sospensione del pagamento.

Mini Imu: F.I. di Sciacca contesta la scelta del Governo e chiede intanto la sospensione del pagamento.

"MANCANO appena 11 GIORNI al pagamento della mini-Imu e regna la totale confusione."  E' quanto scrivono oggi i consiglieri comunali di Sciacca di Forza Italia Turturici e Di Natale in riferimento all'imminente nuova scadenza fiscale a carico dei contribuenti chiamati al pagamento della imposta sull'abitazione principale per i comuni che hanno previsto sulla prima casa un'aliquota più elevata del 4 per mille  e quindi anche per Sciacca.
 "Il balzello è conseguenza esclusivamente delle incapacità di un governo nazionale che non ha trasferito ai Comuni il 40 per cento del mancato introito per la cancellazione della seconda rata Imu 2013 sulla prima casa" - dichiarano Turturici e Di Natale, ricordando al contempo che  "il comune di Sciacca ha dovuto aumentare l’aliquota allo 0,5 per mille, non già per
capriccio, bensì per sanare il buco di bilancio di 1 milione di euro determinato dallo sforamento del patto di stabilità ad opera della Giunta Bono".

Da una stima si aggira intorno ai 20-25 euro la cifra che le famiglie di Sciacca saranno chiamate a pagare in media, cifre in media molto basse, ma che in questo periodo di grave crisi sono ugualmente insopportabili.
Per i consiglieri di F.I. "come se non bastasse al danno si aggiunge la beffa; infatti il cittadino si vedrà costretto ad
effettuare calcoli parecchio complicati per determinare la somma dovuta, mentre il tempo a disposizione è davvero poco."

Secondo il testo del decreto, va pagato il 40% della differenza tra l'Imu dovuta con l'aliquota base dello 0,4 per mille e quella che si sarebbe invece dovuta pagare con l'aliquota stabilita dal comune. Trattandosi di prima casa vanno tenute presenti anche le detrazioni in cifra fissa, 200 euro, e quelle di 50 euro per eventuali figli di età inferiore ai 26 anni.
Il calcolo che dovrà essere effettuato singolarmente da ciascun proprietario in riferimento alla quota di immobile posseduto è il seguente:
1. determinare l’importo dell’Imu dovuta sulla base dell’aliquota di legge, ossia dello 0,4%, al netto
delle detrazioni di 200 e 50 euro per figlio eventualmente spettanti;
2. determinare l’importo dell’Imu dovuta sulla base dell’aliquota stabilita dal Comune, al netto delle
detrazioni spettanti;
3. sottrarre dalla somma calcolata al punto 2 l’importo determinato al punto 1;
4. calcolare il 40% dell’importo ricavato al punto 3.
Questa somma corrisponde alla cifra da versare, sempreché superi ovviamente l'importo minimo, tenuto conto che in caso di Imu non sono dovuti pagamenti per gli importi inferiori ai 12 euro.
Un “papocchio” senza precedenti, concludono Turturici e Di Natale che  contestano con forza la scelta del Governo Nazionale, a cui chiedono l' abolizione  e comunque la immediata sospensione del pagamento IMU in scadenza il 24 gennaio 2014.

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