Dopo oltre dieci anni di frenetica e densa attività nel campo del sociale, una “figlia della Valle del Belice” decide di tuffarsi in politica. E scende in campo per l’elezione regionale del prossimo 28 ottobre, nelle fila dell’UDC. Lei è Margherita La Rocca, originaria di Montevago, sposata con il conosciutissimo cardiochirurgo professore Giovanni Ruvolo.
La dottoressa La Rocca ha dedicato parte della sua vita, “pezzi” importanti delle sue giornate ad esercitare attività di volontariato presso il reparto di cardiochirurgia di Palermo dell’Università di Palermo, diretto dal marito professore Ruvolo. E poi anche l’esperienza missionaria in Tanzania, in collaborazione con la Comunità Cristiani nel Mondo.
Dottoressa La Rocca quando è maturata la sua scelta di scendere in politica?
“Certamente alla fine dei miei dieci anni di volontariato – dice - frutto di una riflessione scattata in me lo scorso anno in occasione della missione annuale in Tanzania. In coincidenza con la chiusura della cardiochirurgia del Policlinico di Palermo. Da allora ho cominciato a riflettere e a valutare come potevo concretamente agire per continuare a difendere quello che considero un bene fondamentale e irrinunciabile, e cioè una sanità pubblica di eccellenza cui tutti i cittadini possano accedere senza distinzione di ideologia e di ceto sociale”.
E perché la scelta dell’UDC?
“Per me è stata senza dubbio - risponde Margherita La Rocca - una scelta di coscienza. Ho ricevuto inviti di altri partiti, ho vagliato le proposte. Alla fine ho deciso l’UDC perché mi è sembrata la forza politica più vicina alle mie convinzioni, ai miei valori cristiani, alla mia storia personale”.
Dopo la sua decisione di scendere in campo in politica sta incontrando difficoltà a farsi largo…?
“In realtà si, alcuni cercano di scoraggiarmi - risponde La Rocca - parlando di difficoltà a fare campagna elettorale in una provincia vastissima, altri hanno criticato la mia scelta in quanto ”donna”. Come se la politica debba essere esclusivamente gestita dal sesso maschile e le donne relegate al “riempimento” delle liste elettorali in quanto quota rosa. Ebbene questi che per loro sono limiti per me sono diventati i miei punti di forza”.
E allora i suoi obiettivi se eletta?
“Credo che non sia importante vincere a tutti i costi - risponde perentoriamente Margherita La Rocca - non perdere voti ma non perdere la faccia. La mia presenza in politica ha come finalità quella di potere fare qualcosa per questa nostra terra di Sicilia e più in particolare per la nostra provincia di Agrigento. Io non ho soluzioni magiche ma se dovessi farcela posso assicurare i miei elettori che mi batterò per rendere operative determinate soluzioni. Poi mi impegno a mantenere sempre il filo diretto con la base, con la gente in modo continuo e duraturo. Perchè non si può tornare dalla gente ogni cinque anni solo per chiedere il voto. Se poi, non dovessi essere eletta, dal 29 ottobre il mio lavoro e i miei impegni saranno ad aspettarmi al solito posto”.