La verifica, in contraddittorio delle parti, al fine di accertare se tra le schede annullate al primo turno delle ultime elezioni amministrative di Sciacca, lo scorso 12 giugno, ci siano preferenze attribuibili al candidato a Sindaco Ignazio Messina. Lo ha deciso la seconda sezione del Tar di Palermo, che con ordinanza odierna ha disposto la riapertura delle schede votate all’interno di una dozzina delle 41 sezioni cittadine. La presidente del tribunale Federica Cabrini ha ordinato che della verificazione si occupi la prefettura di Agrigento.
Poco dopo la chiusura dei verbali, Messina aveva presentato ricorso alla giustizia amministrativa, chiedendo l’annullamento del risultato elettorale del primo turno, considerato anche che gli sono mancate 18 preferenze per centrare l’obiettivo minimo del 40%, quello che gli avrebbe permesso l’elezione diretta alla carica di Sindaco.
Il ballottaggio del 26 giugno premiò il suo avversario Fabio Termine il quale, dopo Messina, ha presentato al Tar ricorso incidentale, ritenendo che anche a lui, tra altre schede dichiarate nulle, siano mancate delle preferenze.
Il tribunale ha deciso di procedere anche alla verificazione delle schede nelle sezioni indicate da Termine. Già fissata per il 24 marzo 2023 l’udienza nel corso della quale, una volta che sarà stato acquisito l’esito della verificazione delle schede, il Tar si pronuncerà definitivamente sulla richiesta di annullamento del risultato elettorale.