Grande partecipazione del territorio menfitano e saccense all'incontro: "La sfida del PNRR per modernizzare l'Assistenza Territoriale di prossimità in Sicilia", che si è svolto ieri pomeriggio a Menfi. Erano presenti, tra gli altri, Salvatore lacolino, dirigente generale dipartimento per la Pianificazione strategica dell'Assessorato Regionale alla Salute; Antonello Giarratano, capo Dipartimento Emergenza al Policlinico di Palermo e Presidente Nazionale degli Anestesisti, nonché Professore Ordinario all'Università di Palermo; Filippo Basile, delegato UNIV per la Vigilanza e la Sicurezza; Marzia Furnari, Commissario Straordinario Azienda Ospedaliera Policlinico di Palermo.
La Riforma dell’assistenza territoriale mediante le risorse del PNRR definisce un nuovo modello organizzativo del Servizio Sanitario Nazionale che mira a garantire una sanità adeguata ai bisogni della popolazione e pertanto più vicina alle persone, anche al fine del superamento delle disuguaglianze. Il nuovo assetto istituzionale e organizzativo dell’assistenza sanitaria primaria consentirà alla regione di conseguire standard qualitativi di cura adeguati, in linea con le attese della popolazione.
Tra i punti chiave della riforma rientra la realizzazione di una Casa ed un ospedale della Comunità nei territori del distretto di Sciacca. Strutture aperte fino a 24h e 7 giorni su 7, le Case della Comunità verranno finanziate con le risorse del PNRR e una verrà realizzata proprio a Menfi. La casa della comunità rappresenterà il luogo fisico e di facile individuazione al quale i cittadini possono accedere per tutti i bisogni di assistenza sanitaria e socio-sanitaria relativi al territorio.
Sempre grazie alle risorse del PNRR, a Santa Margherita sorgerà un Ospedale di comunità quale struttura sanitaria di ricovero dell’Assistenza Territoriale con 20 posti letto e che svolgerà una funzione assistenziale post acuzia.
Nel lungo, ma partecipatissimo dibattito, si sono susseguiti gli interventi dei relatori ed infine del pubblico presente, segno di un particolare attaccamento delle persone al tema della salute e della sanità pubblica .
Con la telemedicina, la digitalizzazione ed il fascicolo sanitario- ed un più incisivo ruolo dei medici di famiglia- le nuove strutture potranno finalmente garantire entro il 2026 una vera e propria assistenza territoriale sanitaria di prossimità, anche attraverso le funzioni di natura sociale erogate dai comuni in un contesto di piena integrazione delle funzioni.