Un'altra stagione drammatica per l'agricoltura dell'area servita dalle dighe Trinità (Castelvetrano) e Garcia Mario Francese (Contessa Entellina): la scarsa programmazione e i ritardi burocratici di questo inverno stanno mettendo in ginocchio centinaia di aziende agricole nei comuni di Mazara del Vallo, Campobello di Mazara e Castelvetrano. A lanciare l'allarme è la Cia Sicilia Occidentale, che chiede interventi immediati da parte della Regione Siciliana per scongiurare un disastro economico e ambientale.
"Le responsabilità partono da lontano. – si legge in una nota – Nonostante le abbondanti piogge invernali, milioni di metri cubi di acqua della diga Trinità sono stati persi a causa dei noti problemi strutturali".
"A giugno, l'Autorità di bacino della Regione Siciliana ha autorizzato un prelievo di appena 600.000 metri cubi a fronte di un fabbisogno stimato tra 5 e 6 milioni di metri cubi per irrigare oltre 2.500 ettari coltivati a vigneti, uliveti e orti. – spiega – Una quota insufficiente, che avrebbe coperto a malapena il 25% dei terreni".
La situazione è ulteriormente precipitata pochi giorni fa, quando "il dipartimento Acqua e Rifiuti dell'assessorato all'Energia ha ridotto il prelievo disponibile a soli 177.000 metri cubi, motivando la scelta con ragioni ambientali: un prelievo superiore avrebbe potuto danneggiare la fauna ittica presente nella diga".
"La tutela delle specie ittiche è sacrosanta – dichiara il vicepresidente vicario della Cia Sicilia Occidentale, Matteo Paladino – ma non può avvenire sacrificando del tutto la sopravvivenza di centinaia di aziende agricole".
"Chiediamo con forza alla Regione Siciliana – continua Paladino – di varare subito una nuova misura di sostegno che includa tutti i comparti produttivi, dai vigneti agli orti, e che preveda ristori adeguati alla reale entità dei danni. Non servono interventi di facciata".