Come si ricorderà, tra gennaio e febbraio dello scorso anno, gli agricoltori del comprensorio di Sciacca e Castelvetrano avevano ricevuto da Riscossione Sicilia, per conto del Consorzio di Bonifica Agrigento 3, numerose cartelle esattoriali con cui veniva richiesto il pagamento di somme a vario titolo per le campagne di bonifica risalenti al 2013. Tali aumenti dei canoni irrigui avevano determinato una mobilitazione del comparto agricolo alla quale si era affiancata anche la battaglia legale: alcuni agricoltori, infatti, avevano deciso di impugnare le cartelle di pagamento.
Tra questi A.G., di Menfi, che aveva deciso di proporre ricorso innanzi alla Commissione Tributaria provinciale di Agrigento, con il patrocinio dell’avvocato Santo Botta del foro di Sciacca, contro Riscossione Sicilia per l’annullamento della cartella di pagamento notificatale a gennaio 2019 in relazione alle somme iscritte a ruolo dal Consorzio di Bonifica Agrigento 3.
A distanza di un anno dalla proposizione del ricorso, i giudici della Commissione Tributaria di Agrigento, con la Sentenza del 6 febbraio 2020, hanno accolto le censure avanzate dall’avvocato Botta annullando, per l’effetto, la cartella di pagamento.
“Si tratta della prima pronuncia dei Giudici tributari con riferimento agli aumenti determinati dal Consorzio di Bonifica Agrigento 3 alle quote consortili degli anni precedenti; una pronuncia che fa ben sperare per il futuro e che fa tirare un sospiro di sollievo per il comparto agricolo”
Clicca qui