Un sogno che diventa realtà: l’Associazione “ENJOY COMMUNITY APS” è pronta adi naugurare il nuovo centro diurno per disabili realizzato presso la struttura dell’Istituto“ Figlie della Misericordia e della Croce” in via della Vittoria n. 2B a Menfi.
La cerimonia del taglio del nastro è difatti in programma per il prossimo 6 ottobre.I n particolare il nuovo Centro Diurno è stato ideato per offrire una risposta qualificata aib isogni di autonomia e di inclusione sociale, attraverso la partecipazione alle varie attivitàe d alla vita di gruppo dei soggetti con disabilità, e un sostegno alle loro famiglie nel loro compito di accudimento.
Esso costituisce, inoltre, un centro di aggregazione finalizzato all’integrazione sociale in stretto collegamento con il Servizio Sociale, con la rete dei servizi territoriali e con le agenzie pubbliche e private culturali, formative e di socializzazione.
L’organizzazione delle attività ha lo scopo di favorire il benessere psicofisico del cittadino con disabilità, di migliorare la sua qualità di vita e di prevenire il disagio e il rischio di emarginazione.
Il Centro Diurno è una struttura territoriale a ciclo diurno rivolta soprattutto a persone in condizione di disabilità che abbiano terminato il percorso scolastico e che mira a sviluppare e potenziare il grado di autonomia personale e sociale e persegue la finalità dell’integrazione nell’ambiente sociale.
Il programma prevede l’apertura delle porte alle 10:30, seguita dal taglio del nastro con autorità, volontari ed amici.
L’Associazione “ENJOY COMMUNITY APS” è orgogliosa di potere aprire questa struttura intendendo così supportare la grande necessità che viene da tempo lamentata da numerose famiglie del territorio Menfitano e dell’intero distretto sociosanitario, l’assenza di servizi a sviluppo dell’inclusione e integrazione dei soggetti diversamente abili.
“Siamo certi che il nuovo centro diurno sarà un luogo d’inclusione ed integrazione per i soggetti diversamente abili – ha affermato la Presidente Carmen Amico - poiché quest’ultimi, soprattutto dopo il termine del periodo della frequentazione della scuola, sono poco e nulla considerati dalla comunità, delegando la gestione esistenziale, complicata e articolata, esclusivamente alle famiglie. La presenza di servizi domiciliari aiuta in parte la famiglia del disabile che ha la forte necessità di uscire dal contesto “casa”, di rapportarsi con altre figure e soprattutto di trovare una propria identità nella comunità. Ogni soggetto, in quanto persona, ha grandi potenzialità, ha personalità e ha sicuramente un ruolo nella società”.