Felice Guzzardo si dimette da Presidente del Consiglio Comunale di Sambuca di Sicilia

Immagine articolo: Felice Guzzardo si dimette da Presidente del Consiglio Comunale di Sambuca di Sicilia

Felice Guzzardo ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio Comunale di Sambuca di Sicilia. In un post su Facebook rivolto ai cittadini, accompagnato dalla pubblicazione della lettera ufficiale di dimissioni, Guzzardo ha motivato la sua decisione come un atto politico volto a favorire un nuovo dialogo tra maggioranza e opposizione. La situazione politica locale sambucece è molto complessa, con la lista di Sario Arbisi che, dopo una sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa, ha ottenuto la maggioranza in consiglio comunale. La stessa lista ha inoltre presentato un ricorso per invalidare tutti gli atti legati alla presidenza, ritenendo irregolare l’elezione del presidente avvenuta con una composizione diversa del consiglio. Guzzardo ha anticipato una possibile mozione di sfiducia, annunciando di non voler presentare ricorso alla richiesta di revoca.

Questo è il testo della sua lettera di dimissioni:

Pregiattissimi,

rassegno le mie dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio Comunale.

Mi dimetto dalla più alta carica consiliare perché credo fermamente che le azioni e gli atti politici rivestano un'importanza fondamentale, non solo per l'amministrazione attiva, ma anche per orientare in modo significativo le scelte e il futuro della collettività.

Le mie dimissioni rappresentano un atto politico rivolto alla città, un gesto compiuto per il bene di Sambuca e dei suoi cittadini. È necessario inaugurare una nuova fase politica e istituzionale, superando i muri, abbandonando le posizioni personalistiche e ponendo fine allo scontro ad ogni costo.

La cittadinanza ha il diritto di vedere i propri amministratori impegnati a collaborare per costruire il bene comune, favorendo il dialogo, la comprensione e una visione condivisa. Non si tratta di distruggere, ma di unire le forze per creare un futuro migliore.

Per questi motivi, rivolgo un appello alle sensibilità delle principali forze rappresentate in consiglio e agli schieramenti politici, affinché si impegnino insieme per il bene della nostra comunità, continuando sul percorso di crescita e valorizzazione che fino ad ora è stato intrapreso.

In quasi sette anni di servizio alla cittadinanza come Presidente del Consiglio Comunale, ho dedicato tutte le mie energie e capacità per onorare al meglio il ruolo che mi è stato affidato. Ho sempre mantenuto viva la consapevolezza di rappresentare l'organo più alto della volontà popolare, impegnandomi a garantire pari opportunità e condizioni, a tutelare le prerogative di ogni Consigliere Comunale.

Ho lavorato con determinazione per condurre l'aula consiliare con equilibrio e imparzialità, adottando talvolta un atteggiamento asettico ma necessario per assicurare un dibattito libero e rispettoso, senza censure né mancanze di rispetto istituzionale. Ho sempre operato affinché il Consiglio fosse uno spazio di confronto costruttivo e trasparente, nel pieno rispetto del suo valore e della sua funzione.

Quando ho avuto l'onore di rappresentare il Consiglio Comunale e il vessillo di Sambuca, l'ho fatto con orgoglio e dedizione, portando con me la nostra identità storica, politica e culturale, e rendendomi interprete dei valori della nostra comunità.

Negli ultimi mesi, sono rimasto al mio posto non per difendere una sedia, ma per salvaguardare il ruolo istituzionale del Presidente del Consiglio Comunale, troppe volte messo in discussione da congetture prive di qualsiasi fondamento giuridico. Ho ritenuto essenziale ribadire che il ruolo di garanzia ed equilibrio del Presidente del Consiglio va ben oltre le dinamiche di maggioranza e minoranza che si sviluppano all'interno del consiglio comunale.

Sono rimasto per difendere gli atti adottati, la continuità amministrativa e la correttezza delle azioni intraprese, che rappresentano la base di una gestione trasparente e rispettosa delle istituzioni. Ho scelto di tutelare quel ruolo super partes, imparziale e terzo, che costituisce l'essenza stessa della funzione e della condotta del Presidente del Consiglio.

Rassegno le mie dimissioni con senso di responsabilità verso i cittadini e la comunità sambucese, pur avendo la possibilità di rimanere al mio posto e attendere la mozione di sfiducia paventata nei miei confronti dalla controparte. Comprendo, però, che se tale mozione non è stata ancora presentata, è probabilmente perché priva di reali contenuti e fondamenti solidi.

Avrei potuto impugnare la delibera davanti ai giudici e presentare ricorso contro le motivazioni della revoca, come previsto dalla legge. Tuttavia, scelgo di non avvalermi di questa opzione, perché ritengo che tutto ciò non farebbe altro che esporre Sambuca a ulteriori riflettori negativi e trascinare la nostra comunità in un'altra bagarre giudiziaria. La mia decisione nasce dalla volontà di tutelare il bene comune e preservare l'integrità della nostra istituzione.

Colgo l'occasione per esprimere il mio più sincero ringraziamento agli uffici comunali, che in questi anni mi hanno sempre supportato con dedizione, svolgendo un lavoro meticoloso e impeccabile. Un sentito grazie va anche ai segretari comunali che si sono succeduti, i quali, con la loro alta professionalità, hanno saputo garantire la tutela e il buon funzionamento dell'ente.

Ringrazio, inoltre, il Sindaco, la Giunta e tutti i consiglieri comunali per la proficua e costruttiva collaborazione che ha contraddistinto il nostro percorso, permettendoci di lavorare insieme per il bene della comunità.

Rimarrò consigliere comunale nel rispetto del mio mandato e delle cittadine e dei cittadinini che mi hanno dato il privilegio di rappresentarli.

Sambuca merita di più. Sambuca merita unione e non sterile divisione. Sambuca merita il meglio

Continuerò con la stessa passione e lo stesso impegno di sempre.

Cordialità

Felice Guzzardo

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