Nonostante la sua esperienza di Sindaco di Salemi sia terminata, ormai, da alcune settimane, Vittorio Sgarbi torna a far parlare di sé. Nell'editoriale "La mafia e i giullari di corte", il direttore di Antimafia Duemila, Giorgio Bongiovanni, definisce l'ex-sindaco di Salemi un "libellista"(personaggio formalmente colto, esperto in arte, cultura o storia che sia, al libro paga del “principe” di turno con il compito preciso di screditare, denigrare e deridere un personaggio invece scomodo ma giusto. Cit. Antimafia duemila) in riferimento all'accesso confronto tra lo stesso Sgarbi e il PM antimafia Antonio Ingroia.
Non è mancata la replica di Sgarbi: "Io non so chi sia Giorgio Bongiovanni di cui riscontro l’evidente ignoranza di ciò di cui parla. Non posso negare infatti di essere un libellista, e accetto la definizione ... e siccome per la mia dignità, e per amore della verità, non intendo essere offeso sulla base di considerazioni avventate e infondate, annuncio la querela nei confronti del signor Giorgio Bongiovanni e di www.antimafiaduemila.com di cui risulta essere direttore responsabile. Avrà in tribunale, con i giudici che tanto ama, ampia facoltà di prova per dimostrare, come ha detto, che io sono “al libro paga del principe di turno”".
Bongiovanni, dal canto suo, taglia corto: "Professor Sgarbi, volentieri risponderò in tribunale delle mie affermazioni. E' vero, sono ignorante in molte cose, ma sul tema mafia, non stimato professore Sgarbi, credo che potrei darle qualche lezione. Se dovessi essere rinviato a giudizio, “grazie” alla sua querela, mi presenterò in Tribunale con un tir carico di documenti che la mia piccola redazione ha raccolto in dodici anni di lavoro. Così sarò in grado di dimostrarle che purtroppo la Sicilia è ancora sotto il controllo della mafia e che spesso si serve anche di personaggi come lei (ammesso e non concesso che lei sia in buona fede) per continuare a schiacciare la mia terra. Per quanto riguarda la sua querela, sono curioso di sapere dove ho commesso il reato di diffamazione".
Il botta e risposta completo è visualizzabile su antimafiaduemila.com